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venerdì 15 luglio 2011

Ferran Adrià, dai fornelli al cinema

Da star della cucina a stella del cinema. Ferran Adrià ha annunciato la chiusura dello storico ristorante "El Bulli" di Barcellona. Quello che è considerato uno dei migliori chef al mondo lo ha annunciato lo scorso 28 giugno a Stoccolma al Moderna Museet in occasione della proiezione in anteprima di uno spezzone di Documenting Documenta. Cos'è Documenting Documenta? E' il film su Ferran Adrià.
E chissà nel frattempo quanti amanti dei suoi piatti catalani dovranno andare a soddisfare la propria fame altrove. Adrià, che tra l'altro compare nella lista dei cento uomini più influenti al mondo compilata da Time, è sempre stato uno sperimentatore. El Bulli è sempre aperto solo alcuni mesi all'anno. Per esempio nel 2010 è rimasto aperto da giugno a dicembre. Il resto del tempo il cuoco lo passa a sperimentare e studiare nuovi piatti. Ed è per questo, almeno ufficialmente, che El Bulli chiuderà definitivamente il prossimo 30 luglio. In attesa del 2014, quando il ristorante più ricercato di Barcellona riaprirà, ma come fondazione dedicata alla ricerca e all'innovazione del gusto. I più maligni dicono che abbia chiuso in seguito ai sospetti sulla sua cucina espressi da alcuni suoi colleghi, che lo hanno accusato di usare additivi nella gastronomia molecolare. I più sognatori dicono invece che Adrià ha chiuso El Bulli per darsi al cinema. E in effetti Ferran al film su di lui punta molto. L'opera, diretta da David Pujol, mischia realtà e finzione mostrando da una parte Adrià in cucina e dall'altra raccontando un po' di vita sua e dei suoi aiutanti. La sceneggiatura prende il via dal libro di Lisa Abend Gli apprendisti stregoni: una stagione nella cucina di El Bulli. Documenting Documenta dovrebbe uscire già nel gennaio 2012 ma potrebbe anche essere posticipato per fare da traino alla riapertura del 2014, quando El Bulli dovrebbe unire cucina e arti visive nel suo nuovo spirito cultural/missionario. Chissà se anche lì, ricordando Mastroianni, ci si potrà prodigare in una "grande abbuffata".

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