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venerdì 5 agosto 2011

Milano città aperta. I cinemi no

Agosto 2011, Milano. Un uomo si alza presto. È agosto ma lui deve stare in città perché lavora. Non essendo un parlamentare non potrà neppure fare il pellegrinaggio in Terra Santa fino al 12 settembre. È abituato a passare agosto a casa, ma quest’anno gli hanno promesso che la città non si fermerà, sarà tutto o quasi aperto. Così, scende e va a comprarsi un giornale, ma scopre con dispiacere che l’edicola sotto casa rimarrà chiusa fino al 22 agosto. Poco male, c’è n’è un’altra a 200 metri di distanza. Toh, è chiusa pure quella, stavolta fino al 24 agosto. Va beh, lì a due passi c’è la biblioteca. Pensa di andare a leggere lì il giornale, così risparmia pure l’euro e venti. Ma la biblioteca è chiusa: “Orario estivo” recita il cartello. Si apre alle 14. Sì, va beh, vatti a fidare di un cartello. Altra deviazione di 300 metri ed ecco un’edicola aperta: “Sì, ma venerdì si chiude, vado in ferie”. Va beh dai, ci sono ancora un paio di giorni prima di tale evento, pensa il nostro cittadino milanese. Che tra l’altro è un grande appassionato di cinema.
Anche perché è rimasto quasi da solo in città, i suoi amici sono praticamente tutti via, i parenti pure, la sua fidanzata lavora pure lei. Ma lei di giorno, lui di sera. E allora come passare questi lunghi pomeriggi? Il cinema è un’opzione. Il nostro legge il giornale e aspetta con grande trepidazione il momento in cui si ritroverà sulle pagine culturali. L’inserto “Milano”, ecco ci siamo, tra poco l’agostano cinefilo milanese potrà leggere gli orari degli spettacoli. “Chissà wuanta scelta avrò” pensa ottimisticamente tra sé e sé. Si sa che il cinefilo è un sognatore. E poi arriva la pagina del tempo libero. I caratteri della pagina sono di una consistenza sospetta: “Troppo grossi, magari hanno diviso i cinema in due pagine”. Eh no, i cinemi sono tutti su una pagina, caro cinefilo agostano. Ma com’è possibile? Milano era la città dei 60 e passa cinema, ora ne sono rimasti 17 e sono pure quasi tutti chiusi in agosto? Eh già, proprio così.
Si comincia dall’Odeon, unico multisala rimasto in centro insieme all’Apollo, chiuso per lavori di ristrutturazione fino al 24 agosto. All’Odeon si ristruttura parecchio, visto che pure qualche mese fa il cinema era rimasto chiuso per l’identico motivo. Ecco poi l’Ariosto e il Palestrina, due sale indipendenti ma legate alle parrocchie che hanno a pochi metri di distanza. La loro chiusura estiva non è una sorpresa, così come nessuno si aspettava un miracolo per il Nuovo Orchidea di via Terraggio, zona Sant’Ambrogio. Un cinema storico, che da anni è chiuso per fantomatici lavori di ristrutturazione. Lavori che lo porteranno a non essere più un cinema, anche se sulle pagine dei giornali lo si trova ancora nella lista con tanto di numero di telefono, tra l’altro inattivo da un paio d’anni. L’Arlecchino, unica monosala del centro che ha riaperto lo scorso ottobre, passa il suo nuovo primo mese di agosto senza spettacoli. Ducale, Colosseo e Plinius propongono la chiusura del lunedì, ma negli altri giorni restano aperti, pur con orari ridotti.
Ma la vera sorpresa è la chiusura estiva di Eliseo e Orfeo. L’Eliseo di via Torino è uno dei pochi capisaldi, insieme all’Anteo, del cinema di qualità a Milano. È qui che si trovano titoli un pochino più ricercati. Era qui l’oasi del cinefilo agostano milanese. L’Orfeo di viale Coni Zugna è un’altra colonna portante delle sale milanesi. Eppure, anche loro restano chiusi. In totale, nella Milano d’agosto restano aperti nove cinema, compresi Uci Certosa e Uci Bicocca, che si trovano alle porte della città e non rappresentano proprio l’idea di luogo dove vedere un film per il nostro cinefilo. Ah sì, ci sono i tre cinema all’aperto che passano i film dell’anno appena passato. Niente di nuovo insomma. E le sale d’essai? Lo Gnomo e l’Auditorium San Fedele sono chiusi già dagli ultimi giorni di luglio. Sì, c’è aperto l’Oberdan. Va beh, vediamo se passa un autobus.

Lorenzo Lamperti

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