Assemblatore di turbine idrauliche in una fabbrica di Bassano del Grappa. Ma soprattutto regista. La doppia vita di Edmond Budina, intellettuale e autore teatrale di Albania, conosce un nuovo capitolo. Venerdì 15 luglio esce nei cinema il suo Balkan Bazar.
Edmod Budina in Balkan Bazar |
Balkan Bazar racconta la storia di una donna francese che va con la figlia in Albania per recuperare i resti del padre, persi in un circolo di commercio di ossa. Una tematica che accende sempre antiche rivalità tra Albania e Grecia. La rincorsa della bara dell'uomo fa scoprire alle due donne un oscuro traffico di cadaveri, tema recentemente toccato, pur in modo completamente diverso, da John Landis nel suo Burke and Hare. Il film di Budina è dominato da un accento grottesco e surreale che ricorda il Kusturica più bucolico. Peccato che mentre il suo collega Emir giri per il mondo facendo parte delle giurie dei maggiori festival internazionali mentre il buon Edmund faccia l'operaio in Veneto. Arrivato nel 1992 in Italia dopo essere stato per molti anni docente di drammaturgia a Tirana, da allora è riuscito a racimolare i soldi per girare due film: Lettere al vento nel 2003 e ora, appunto, Balkan Bazar. E questa volta Edmund potrebbe fare il botto con questa produzione italo-albanese. O almeno il botto l'ha fatto in Albania, dove il suo film è stato il più visto nei cinema nella scorsa settimana. Vedremo se anche in Italia qualcuno butterà volentieri uno sguardo ai Balcani.
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