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sabato 11 dicembre 2010

Cinema Milano

“Il cinema è un’invenzione senza futuro”. Louis Lumière la pensava così su quello che aveva inventato con il fratello August. 105 anni dopo possiamo dire che forse aveva torto. Di pellicola ne è passata e ne continua a passare nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Oggi quasi chiunque è in grado di girare un film con poche centinaia di euro, con una tele camerina digitale se non addirittura un cellulare. Chiunque può scaricare da internet qualsiasi film abbia voglia di vedere. Quando i vecchi cinema diventano negozi e centri commerciali e neppure i multiplex se la passano più così bene; quando un film diventa un file. Proprio ora c’è bisogno di una riscoperta del cinema e dei suoi luoghi. Non si è mai visto così tanto cinema come adesso, ma siamo sicuri di sapere che cosa stiamo vedendo?
A Milano, cerchiamo frammenti di cinema. Sparsi per la città, sale, cineforum, teatri o scuole. Dove ancora si prova a far vivere l’arte cinematografica. Dove si sperimentano nuove forme espressive e dove si vuole conoscere la storia del cinema. Dove c’è ancora traccia di una visione consapevole. Traccia di una scelta. Dove ancora, quando si spengono le luci della sala e sta per cominciare il film, c’è qualcuno che sente l’emozione dell’inizio dello spettacolo.

2 commenti:

  1. Penso che la frase di chiusura di questo tuo primo post sia il vero fuoco della questione. Mi ha fatto riflettere molto e sì, mi sono reso conto che da tempo non sento più quella specie piccolo tuffo al cuore quando le luci si spengono.
    Auguri per il blog Pres, ti ho già aggiunto alla lista dei miei preferiti.

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  2. Dottor Oliva la ringrazio. Rilancio i complimenti al suo Sapevatelo. Spero di diventare al più presto avvezzo di questi a me sconosciuti mezzi tecnologici.

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