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giovedì 12 maggio 2011

Cannes, Woody Allen e Bertolucci nel giorno di apertura

Ogni anno in questi giorni gli appassionati di cinema si dividono in due categorie. Ci sono quelli fortunati e quelli sfortunati. I fortunati si trovano a Cannes e stanno vivendo il festival del cinema più conosciuto e importante del mondo. Gli sfortunati si trovano a casa, e vorrebbero essere a Cannes.
La netta divisione si acuisce per un’edizione come quella del 2011, ricca di autori e suggestioni come non accadeva da almeno un paio d’anni. L’apertura, mercoledì 11 maggio, è stata affidata a un autore amatissimo in tutta Europa, Woody Allen, che ha finalmente alzato il velo sul suo Midnight in Paris. Bel film o cartolina di Parigi? Chi l’ha già visto potrà essersi fatto già un’idea. Di certo sul tappeto rosso della Croisette non sono arrivate né Marion Cotillard e né, soprattutto, Carla Bruni. Della Cotillard si sa che è incinta e la stessa cosa si vocifera delle prèmiere dame, che nel film di Allen ha un piccolo ruolo che verrà certamente esaminato con il microscopio. Tra l’altro, il buon Woody ha annunciato il titolo del suo prossimo film che girerà in estate a Roma: non più The Wrong Picture ma Bop Decameron, rilettura di alcune delle novelle boccaccesche. Tra i protagonisti, notizia di qualche giorno fa, ci sarà nientemeno che Roberto Benigni. E sinceramente, vedere Benigni e Allen insieme sarebbe straordinario. Intanto si sa che il film sarà recitato metà in inglese e metà in italiano: “Roma è la città più romantica del mondo”, ha detto Allen, ormai diventato cantore del Vecchio Mondo.
Ma l’11 maggio è stato anche il giorno di Bernardo Bertolucci, che ha ricevuto la Palma d’oro alla carriera dalle mani di Robert De Niro, presidente della giuria e suo attore in Novecento al fianco di Gérard Depardieu. Il primo assaggio di Italia a Cannes, in attesa di Nanni Moretti e Paolo Sorrentino, entrambi in concorso.
Intanto partono a pieno regime il marchée e il glamour, in quel binomio che ha reso Cannes vincente. Anche perché, diciamocelo, Venezia non è che ultimamente sia un avversario così agguerrito. E così Cannes, tra vecchie glorie e pochi giovani, tanta classe e poco coraggio, resta il sogno dei cinefili di tutto il mondo.

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