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mercoledì 16 febbraio 2011

Tassa di scopo: le Camere dicono sì

Luglio 2011. La bacheca degli annunci di aspiranti spettatori del cinema Odeon.
Ora è ufficiale. Da luglio, i portafogli degli spettatori italiani verranno alleggeriti ancora di più. Le Camere hanno approvato il milleproroghe, ovvero una legge finanziaria truccata da decreto sul quale il governo ha posto la fiducia. Tra i numerosi provvedimenti c'è anche quello sulla tassa di scopo. Un euro in più per ogni biglietto staccato dai cinema, o meglio cinemi, nostrani. Tra sgravi fiscali per le banche, salva-precari e anticipi dell'Irpef ai comuni in difficoltà, il provvedimento sul cinema passa inosservato, in un angolino. Eppure denota ancora una volta la miopia e la sufficienza con la quale le nostre istituzioni guardano al cinema e alla cultura in generale. 
Il settore guadagna qualche soldo in più? Vi piace il cinema, eh? E allora beccatevi questa, pagate un euro in più! Potrebbe essere questa la profonda riflessione politica che ha guidato chi ha deciso l'istituzione di questa imposta che va a incidere negativamente sul pubblico ma anche sugli esercenti, che dovranno fare i conti con una prevedibile diminuzione di spettatori. Sì, perché 9 euro e 50 per un film cominciano a essere troppi. Altro che cultura per tutti, verrebbe da dire. E il prezzo più alto lo pagheranno ovviamente i cinema storici e d'essai. Eh sì, perché i multiplex possono ammortizzare con degli sconti sostanziosi sulla pellicola seguente alla prima (se per esempio Natale a Cerveteri viene mandato in 5 sale, il multiplex paga la prima pellicola a prezzo pieno, le altre a prezzi agevolatissimi). Cosa che possono fare relativamente i multisala del centro e che è del tutto impossibile per i monosala.
Ah, ma giusto! Lo fanno per il cinema italiano. E allora non gli si può dire niente. D'altra parte, Medusa ha bisogno di titoli in catalogo.

Lorenzo Lamperti

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http://ecconomia.wordpress.com/2011/02/17/due-promesse-milleproroghe/

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