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sabato 4 giugno 2011

Four Lions, la jihad con ironia

di Roberta Pellegrini

Si può scherzare sulla jihad senza correre il rischio di ridicolizzare la fede islamica? Chris Morris, autore britannico molto attivo tra radio e televisione negli ultimi vent’anni, ci ha provato con “Four lions”, commedia che segna il suo esordio alla regia, presentata al Sundance Film Festival e all’ultimo festival di Torino. I quattro leoni del titolo sono i componenti di una cellula terroristica con base nella città inglese di Sheffield: Barry, il bianco convertito all’Islam, Hassan, il rapper alle prime armi con il terrorismo, Waj, l’idiota, e Omar, l’unico davvero convinto della causa. Assieme al compagno Faisal costruiscono degli ordigni e preparano un attentato nel mezzo di una maratona in costume.
Le situazioni farsesche si susseguono in un esilarante crescendo di disastri. Morris, abituato a fare satira su temi d’attualità, mette in moto un meccanismo perfetto, dove il ritmo dato alla vicenda ben congegnata si sposa con i tempi comici fenomenali degli attori. Non si può non ridere, ma le ripetute risate che il film strappa agli spettatori potrebbero porre dei problemi riguardo alle intenzioni dei realizzatori.
L’accusa di prendersi gioco dei Musulmani è facilmente contestabile. Alle spalle della pellicola ci sono tre anni di ricerche in cui il regista è entrato in contatto diretto con polizia, servizi segreti, imam e musulmani. Dalla documentazione accurata è emersa la presenza di elementi farseschi nelle vicende reali dei jihadisti, sia nei campi di addestramento in Medio Oriente che nell’organizzazione dei singoli attentati nelle località più disparate. Questo ha fornito la chiave di lettura per il racconto, la comicità appunto, che si fa nerissima quando sono in gioco le vite dei personaggi-kamikaze a cui lo spettatore si affeziona e dei normali cittadini coinvolti negli attentati con cui ci si può identificare. La black comedy così partorita è a tratti spiazzante e di certo rappresenta un unicuum nel suo genere, efficace nel divertire e mettere in guardia dai pericoli di ogni forma di estremismo.

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