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lunedì 11 aprile 2011

Addio a Sidney Lumet


Onora Sidney Lumet. Parafrasando il titolo del suo ultimo, bellissimo film, Onora il padre e la madre, diamo l'ultimo saluto a uno dei grandi registi americani degli ultimi 50 anni. Sidney Lumet è stato l'ultimo grande regista classico di Hollywood. A metà strada tra "la macchina dei sogni" dei Fifties e la New Hollywood dei ruggenti Seventies, Lumet si è ritagliato uno spazio di vitale importanza nel cinema mondiale. Quel che si suol dire un esordio col botto, il suo primo film La parola ai giurati (1957) gli vale la nomination all'Oscar e l'Orso d'oro al Festival di Berlino. E' il primo di cinque film girati insieme al grande amico Henry Fonda.
Al Pacino in Serpico
L'Italia lo impara a conoscere negli anni seguenti, quando Lumet dirige Sofia Loren e Anna Magnani in Quel tipo di donna (1959) e Pelle di serpente (1960). Nei Sixties Lumet diventa uno dei cantori del cinema di genere, primo sintomo di un nuovo respiro che cova in seno all'industria cinematografica made in U.S.A. Nel decennio seguente Lumet firma le sue opere più conosciute. Prima Serpico, storia dell'agente di polizia onesto in mezzo a un mondo corrotto, e poi il capolavoro Quel pomeriggio di un giorno da cani, storia di una rapina finita male con annessa non banale riflessione sul ruolo dei nuovi mezzi di comunicazione. In entrambi i film c'è uno splendido Al Pacino, giovane cavallo rampante di Hollywood, già consacrato da Il Padrino
Lumet continua a fare il suo cinema di classe anche nei decenni successivi. Da ricordare sicuramente Il verdetto (1982), con un ingrigito quanto perfetto Paul Newman. E, quando tutti pensavano che Lumet si stesse godendo pacificamente il suo buon ritiro, ecco che spunta il colpo di coda: Onora il padre e la madre (2007), titolo originale Before the Devils knows you're dead, con Ethan Hawke e un emozionante Philip Seymour Hoffman.
Cala il sipario. Applausi.

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