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venerdì 29 aprile 2011

Festival di Venezia: Aronofsky presidente di giuria


Piuttosto che niente, meglio Aronofsky. Doveva essere Bernardo Bertolucci il presidente della giuria del prossimo festival di Venezia, in programma dal 31 agosto al 10 settembre 2011. Ma Cannes ha scippato il regista di Ultimo tango a Parigi a Muller, premiandolo con la Palma d’oro alla carriera, che verrà consegnata tra pochi giorni sulla Croisette. In Laguna invece tornerà Darren Aronofksy, un regista ormai legato a filo doppio con la rassegna del Lido.
Aronofksy, esordio al cinema con lo psichedelico Pi greco (1998), è un autore amatissimo da Muller, che lo porta a Venezia per la prima volta con The Fountain (L’albero della vita), un film che definire new age è limitativo. Per Aronofsky sono fischi e sberleffi. Ma nel 2008 arriva la rivincita: leone d’oro con il bellissimo The Wrestler, struggente ballata con il suono di Bruce Springsteen e il volto, ferito, di Mickey Rourke. Ma il tappeto rosso di Venezia è terreno di conquista di Aronofsky anche lo scorso anno. Nel 2010, infatti, il suo Black Swan (Cigno nero) è il film d’apertura del festival. Stavolta il buon Darren torna in un ruolo importante e scomodo. E si preannuncia già una selezione ufficiale molto ricercata. Le stelle, intanto, stanno per cominciare a splendere sul lungomare di Cannes.

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