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sabato 10 settembre 2011

Milano Film Festival: il cinema è aperto?

Punto di domanda o no? Se lo chiede il Milano Film Festival, ormai stabilmente uno degli appuntamenti festivalieri più importanti in Italia e non solo. Siamo alla sedicesima edizione e il Mff è segnato sul calendario di tutti i milanesi che abbiano una minima confidenza o interesse con e verso la settima arte.
Dal 9 al 18 settembre ci sarà una pacifica invasione di celluloide nel capoluogo lombardo. Gli organizzatori si aspettano un ulteriore incremento di pubblico, dopo che nel 2010 si è registrato il record di 120 mila biglietti staccati. “Siamo rimasti un po’ underground senza volerlo, è giunto il momento di uscire allo scoperto” dice Beniamino Saibene, ex direttore e ora produttore del festival insieme a Lorenzo Castellini. Il Mff vuole avanzare di livello e anche per questo moltiplica le sedi. Dalla classica sala del Teatro Strehler al Teatro Studio, ora sono stati conquistati anche dei veri e propri cinema: Rosetum, Anteo, Auditorium San Fedele. E poi c’è uno schermo anche al Parco Sempione, dove sono stati allestiti 900 posti a sedere. Il Mff si allarga a macchia d’olio e il concorso si divide come sempre in due sezioni: lungometraggi e cortometraggi. Di qui nel corso degli anni sono transitate opere di primo livello. Tutte anteprime nazionali, film quasi sempre indipendenti, è difficile capire prima quale potrebbe essere quella che fa il botto. Ma una chence va data a tutti, perché la selezione è sempre di grande qualità.
Dopo aver ospitato Jim Jarmusch nel 2010, ora ecco una retrospettiva su Jonathan Demme, il regista de Il silenzio degli innocenti e tanti altri thriller. E poi non manca mai la musica: ogni sera un concerto sui gradini dello Strehler.

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