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lunedì 5 settembre 2011

Venezia, giorno 5: Film dell'altro mondo

Incontri cinematografici del quarto tipo. Il cinema italiano non è conosciuto nel mondo per essere all'avanguardia sui generi. O almeno non lo è più. Se qualche decennio fa Sergio Leone e Mario Bava riuscivano nell'impresa di diventare quasi mainstream con i loro western e horror, oggi chi ne fa le veci fa molta fatica.
I Manetti bros
Innanzitutto per la povertà di mezzi. Oggi girare un film di genere in Italia significa direttamente autoemarginarsi a un pubblico di nicchia. E i soldi per girare è già tanto se arrivano, quando arrivano. E' così una piacevole sorpresa accorgersi che invece nella 68esima edizione del festival di Venezia arrivano due film italiani sugli alieni. Un po' di vecchia sana Science Fiction non guasta, soprattutto nel panorama desolanetemente omologato del cinema italiano.
Ed ecco spuntare fuori L'ultimo terrestre di Gian Alfonso Pacinotti e L'arrivo di Wang dei Manetti bros. Diversi, eppure così simili gli autori di queste due pellicole. Stessa generazione, stessa passione per i fumetti e i romanzi di fantascienza. Magari Pacinotti, in arte Gipi, amava cose un po' ricercate e i Manetti quelle un po' più pop come i fumetti Marvel, ma comunque l'indirizzo culturale è quello. Gipi e i Manetti si ritrovano a Venezia.
Gipi è un affermato fumettista e L'ultimo terrestre, che racconta un'invasione aliena, è il suo primo film da regista. Si ritrova direttamente nella selezione ufficiale del festival ed è uno dei tre italiani in concorso. I Manetti bros, invece, approdano a Venezia dopo tanta gavetta e parecchie soddisfazioni. Il loro ultimo film, Piano 17, aveva fatto parlare di sé per il bassissimo budget con il quale era stato girato. Eppure era un signor thriller. Questa volta, con L'arrivo di Wang i Manetti bros si sono lasciati andare nella sperimentazione di effetti visivi sofisticati, grazie alla collaborazione con la Palantir Digital, studio all'avanguardia nella grafica 3d, anche se è un effetto ancora poco usato in Italia. I Manetti, i veri outsider della Mostra, non si sentono autori e il loro film è atipico rispetto a quelli che abitualmente si vedono al Lido.
Gipi e i Manetti uniti per la riscoperta dei generi in Italia. E tra tanti alieni, c'è anche un altro film italiano che parla di Cose dell'altro mondo, firmato da Francesco Patierno e recitato tra gli altri da Diego Abatantuono e Valentina Lodovini. Ma lì gli alieni sono altri...

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