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martedì 27 settembre 2011

Oscar: il candidato italiano sarà Terraferma

Habemus candidato. Le riserve saranno sciolte solo domani, mercoledì 28 settembre, ma il film che concorrerà agli Oscar 2012 sembra già deciso: è Terraferma di Emanuele Crialese. Ebbene sì, secondo le indiscrezioni lo strafavorito Nanni Moretti pare che dovrà restare a guardare. Il suo Habemus Papam, che ha ben figurato al festival di Cannes, dovrebbe perdere la corsa con il Leone d'argento di Venezia.
La giuria, che si riunirà domani presso l'Anica, è orientata sul nuovo film del regista di Nuovomondo. I registi Marco Bellocchio e Luca Guadagnino, le produttrici Francesca Cima, Tilde Corsi e Martha Capello, il distributore Valerio De Paolis, la presidente dei cine-esportatori italiani Paola Corvino, il giornalista Niccolò Vivarelli e Nicola Borrelli per il ministero dei Beni culturali: ecco l'elenco dei giurati che hanno visionato le otto opere proposte. Corpo celeste di Alice Rohrwacher, Notizie degli scavi di Emidio Greco, Vallanzasca di Michele Placido, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno, Tatanka di Giuseppe Gagliardi e Noi credevamo di Mario Martone erano gli altri candidati. Ma la partita era tutta tra Moretti e Crialese, anche se quasi la totalità era convinta che fosse il buon Nanni a giocarsi la possibilità di andare a Hollywood.
E invece, pare aver avuto la meglio la storia sull'immigrazione di Crialese. Per sapere se entrerà nella cinquina finale dei candidati all'Oscar come miglior film straniero bisogna aspettare il 24 gennaio 2012, quando l'Academy annuncerà le candidature. Ultimo appuntamento il 26 febbraio con la cerimonia di premiazione presentata da Eddie Murphy. Allora potrebbe esserci un altro film "italiano", This Must Be The Place di Paolo Sorrentino, girato negli Usa in inglese e che perciò potrebbe concorrere per le categorie principali. Tra l'altro la Weinstein, quella de Il discorso del re, ha appena acquistato la pellicola e quindi le chance, almeno per una nomination a Sean Penn come migliore attore, aumentano.
Molto più difficile e impervia sarà la strada per Terraferma, se Terraferma sarà, vista l'ampia concorrenza. E chissà se almeno quest'anno i giurati avranno azzeccato la scelta del film da candidare. Negli utlimi tre anni avevano commesso almeno due errori clamorosi, escludendo prima Il divo a beneficio di Gomorra e poi L'uomo che verrà di Giorgio Diritti a favore de La prima cosa bella di Paolo Virzì. L'Italia è il Paese con più statuette per il miglior film straniero. Se dobbiamo morire, che almeno non sia un suicidio.

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