Visualizzazioni totali

venerdì 2 settembre 2011

I Kennedy, quando la tv diventa cinema

Ne avevamo parlato già qualche mese fa, quando era in prima visione negli Stati Uniti. Ora che ne abbiamo visto la prima puntata anche in Italia possiamo riparlarne. Si tratta delle mini serie tv più importante dell'anno, The Kennedys.
Mercoledì 31 agosto, La7 ha cominciato a mandare in onda gli otto episodi della prima stagione del serial più chiacchierato degli ultimi tempi. Il 31 agosto erano in programma i primi tre episodi, il 7 e il 14 settembre sarà la volta degli altri cinque. E anche se siamo solo all'inizio, già si può dire che I Kennedy non riguardano solo gli appassionati di tv, ma anche quelli di cinema. Sì, perché la serie rientra in quella tradizione, molto made in Usa, che vuole le serie tv qualitativamente adattate al cinema. Tutto il contrario di quello che succede in Italia, dove purtroppo è il cinema ad adeguarsi alla qualità, scadente, delle serie tv. Così, da noi accade che gli attori delle fiction finiscano al cinema, affermando l'invasione televisiva nel campo cinematografico. Negli Usa invece sono spesso grandi attori già affermati che si prestano alla tv. E i risultati sono diametralmente opposti.
The Kennedys ha il coraggio di affrontare uno degli argomenti più spinosi dell'America del dopoguerra: la famiglia Kennedy. E lo fa senza riguardo. Greg Kinnear, il volto di Jfk, non è il solito eroe in costume delle fiction nostrane, è un uomo, prima ancora che il Presidente degli Stati Uniti. Con le sue forze e, soprattutto, le sue debolezze. I Kennedy non edulcora, racconta. Scava. Sembra scavare direttamente sui volti di protagonisti in grande forma: dall'immenso Tom Wilkinson nei panni del padre di Jfk a Barry Pepper, ovvero il fratello Bobby, fino a Katie Holmes, la moglie di Tom Cruise che interpreta al meglio Jacqueline Bouvier.
Dalle simpatie del padre per le mosse di Hitler ai metodi non proprio onesti con cui Jfk si fa largo nella politica, il regista Jon Cassar ci va giù duro e dipinge un mondo di potere e di invidie. Di brame e di voglie. E la voglia arriva fino al pubblico di vedere come la serie va avanti. E di sperare che qualcuno in Italia prenda appunti.

Lorenzo Lamperti

Nessun commento:

Posta un commento