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martedì 6 settembre 2011

Venezia 2011, un festival col buco

Il vecchio Palazzo del Cinema di Venezia
I giornalisti, gli attori, i registi, gli artisti e chi più ne ha chi ne metta senza dimenticare i semplici visitatori della 68esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia si ritrovano di fronte a uno spettacolo desolante: il cratere di quello che dovrebbe essere il nuovo Palazzo del Cinema.
Altro che cantiere, quello è un'esposizione di amianto a cielo aperto. Ma andiamo con ordine. Nel settembre 2005 viene bandito un concorso internazionale di progettazione per il nuovo Palazzo del Cinema. Lo vince il gruppo 5+1AA&Ricciotti. Il progetto è ambizioso e avveneristico: uno spettacolare manufatto a forma di conchiglia che si affaccia sul mare che diventerebbe così la sala principale del festival con una capienza di 2400 posti.
La ricerca dei soldi però, inizia solo dopo il bando di concorso. E la copertura finanziaria non è facile da trovare. Per far saltare fuori i fondi, nel 2007 il ministro Rutelli inserisce la costruzione del Palazzo tra le opere straordinarie. La data di consegna doveva essere il 2011, in tempo utile per la celebrazione dei 150 anni di Unità d'Italia.
Il 2011 e oggi e nel frattempo alla luce del sole arriva una salutare dose di amianto. Il cratere diventa piano piano più grande e l'impressione è quella di un eterno provvisorio che non può fare bene alla reputazione del festival. Nel progetto sono già stati spesi circa 30 milioni di euro, tra l'altro tutti soldi pubblici, ma del Palazzo a forma di conchiglia manco l'ombra. Anzi, i lavori si sono proprio interrotti.
E mentre fioccano le accuse reciproche tra Rutelli e Galan: "Il buco l'hai fatto tu" "No l'hai fatto tu" il pubblico nazionale e internazionale si aggira sgomento intorno alle recinzioni. Dentro, il vuoto.

Lorenzo Lamperti

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