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giovedì 3 marzo 2011

Carmelo Bene contro il cinema


“Il cinema è la pattumiera di tutte le arti”. Firmato Carmelo Bene. Nella sua inesauribile vita artistica, Carmelo Bene fece di tutto: letteratura, cinema, teatro, poesia. Ora un libro, Contro il cinema, curato da Emiliano Morreale, raccoglie le interviste più significative in cui Bene parla della settima arte. La vita registica di Bene dura solo cinque anni, dal 1968 al 1973. Un anno prima era apparso sullo schermo grazie all’Edipo re di Pierpaolo Pasolini. I film diretti da Bene sono sei: Hèrmitage, Nostra signora dei turchi (premio speciale della giuria a Venezia), Capricci, Don Giovanni, Salomè e Un Amleto di meno.
Visionario, surreale, eccessivo. Il cinema di Carmelo Bene è una perla unica nella produzione artistica italiana. I suoi film provocano scandali, censure, picchetti fuori dai cinema. “Non voglio che i miei film comunichino niente” diceva Bene, che ha un rapporto intenso, viscerale con le proprie creature filmiche. Quello che si dice odio e amore. Un’occasione per riscoprire il cinema di Bene, anche contro la sua volontà: “Dal pubblico non voglio niente, e soprattutto non voglio pubblico”.

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