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domenica 20 marzo 2011

Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina

Tanta Africa. E poi anche Asia e America Latina. Il festival del cinema più internazionale di Milano taglia il nastro della sua 21esima edizione lunedì 21 marzo. E fino a domenica 27 marzo tutti i luoghi culturali legati alla settima arte saranno pacificamente invasi da più di 80 pellicole africane, asiatiche e sudamericane. Nato nel 1991 con un chiaro intento terzomondista, il “Festival del cinema africano, d’Asia e America Latina” ha visto crescere i Paesi che rappresenta, non solo economicamente ma anche artisticamente. Oggi il cinema africano è una splendida realtà, non solo nei suoi esponenti maghrebini ma anche nelle produzioni al di là dell’equatore.
Il programma del festival è quanto mai ricco e si snoda tra Spazio Oberdan, Cinema Gnomo, Centro culturale francese, Auditorium San Fedele e Teatro Rosetum. È qui che gli spettatori potranno assistere a tutti i film in cartellone. Si comincia lunedì 21 all’Auditorium San Fedele, ore 20,30 con la presentazione di A Woman, a Gun and a Noodle Shop, nuova opera del maestro cinese Zhang Yimou, l’autore di film molto celebrati come Lanterne rosse. Da martedì il festival prende il via a tutti gli effetti, con il concorso per i lungometraggi e i cortometraggi. Due premi saranno riservati alle produzioni africane, per non dimenticare il centro gravitazionale del festival, originariamente dedicato solo al cinema del continente nero. Ci sono poi due sezioni speciali: “E tutti ridono”, una selezione di commedie comiche, e “Raiding Africa”, un progetto attraverso il quale sette giovani registi provenienti da sette diversi paesi africani, hanno avuto la possibilità di girare un film in Cina.
Oltre alle proiezioni sono in programma incontri con i registi e personalità della cultura al Festival Center, uno spazio ad hoc al casello ovest di Porta Venezia aperto da mercoledì 23 dalla 10 alle 23. Venerdì 25 marzo alle 18,30, invece, alla Feltrinelli Express in Stazione Centrale si consegna il premio “Il razzismo è una brutta storia”. Un consiglio ai milanesi, cinefili e non: un giro al Festival del cinema africano dovete farlo.

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