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mercoledì 9 marzo 2011

Italia, arriva la rivoluzione digitale

Film al cinema? Roba vecchia. Sono 600 le sale italiane dotate di schermi digitali. Essere davanti a ognuno di essi significa essere alla Scala di Milano, o al Covent Garden di Londra o al Bolshoi di Mosca. Eh sì, perché i capolavori della lirica stanno invadendo il campo. E non solo loro, ma anche concerti pop e rock. Dalla Cavalleria rusticana ai Metallica, dalla Carmen a Valerio Scanu. Gli spettatori dei cinema sono messi sempre più in contatto con gli eventi musicali. E gli spettatori rispondono bene, c’è molto interesse di fronte a un fenomeno sempre più diffuso.
All’origine, i primi cinematografi non proiettavano solamente i film. Le pellicole erano intervallati da spettacoli di vaudeville o da numeri comici. Oggi come allora il cinema non è più un luogo consacrato esclusivamente ai film. I film possono essere fruiti in sempre più modi e canali di visione e le sale rispondono contaminando la propria funzione cinematografica con altre iniziative.  Gli schermi non si aprono solo per il teatro e la musica, anche per altri eventi. Non ultimi, quelli sportivi. Lo scorso maggio il cinema Odeon di Milano ha proiettato la prima partita di calcio in 3d: Roma-Inter finale di Coppa Italia. C’è chi dice che in qualche anno si arriverà a multiplex aperti 24 ore su 24 con una diversificazione totale di programmi e domande intercettate. Finché un giorno dire: “Vado al cinema” sarà sinonimo di “Vado al supermercato”.

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